Il 2016 è indubbiamente l’anno in cui si è registrato un incremento notevole degli esposti all’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana: l'ARPAT.
Il 2016 è indubbiamente l’anno in cui si è registrato un incremento notevole degli esposti all’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Toscana: l'ARPAT.
Nel mese di Settembre 2016 sono stati 69 gli ESPOSTI presentati all’Arpat. Le motivazioni alla base degli stessi sono riconducibili alle seguenti categorie:
Il rumore molesto causato da impianti di condizionamento vetusti (privati o aziendali, quali pizzerie ristoranti ecc.).
Numerose sono state le segnalazioni di scarichi idrici abusivi nei vari corpi ricettori, geolocalizzato prevalentemente nella Val D’Elsa.
Riguardano accumuli di rifiuti da demolizione edilizia, alcuni dei quali abbandonati su alvei di torrenti che le autorità competenti hanno provveduto a rendere impraticabili.
Gli esposti sono in aumento in quanto vengono segnalate coperture in AMIANTO che si trovano a ridosso di abitazioni e per le quali sono obbligatorie valutazioni sullo stato di degrado a carico dei proprietari.
Gli ESPOSTI in questo caso sono stati a carico di abitazioni limitrofe ad elettrodotti ed ad antenne teleripetitori.
L’azione del coinvolgimento dei cittadini è in aumento, dovuto soprattutto al fatto che esiste la possibilità di inviare gli ESPOSTI in maniera veloce e viene vista come una risposta subitanea al problema.
Il rischio però è quello di aprire una “Caccia alle streghe” (ESPOSTO SELVAGGIO sempre e comunque), soprattutto perché il “cittadino” non ha sempre le competenze e le conoscenze sufficienti per una corretta valutazione dello stato delle cose.
Per la propria tutela, è quindi auspicabile una maggiore diffusione dell’educazione ambientale, al fine di evitare spiacevoli sorprese.