In questo articolo analizziamo i rischi lavoro-collegati allo smart working. Anche il lavoro da casa, infatti, comporta una serie di rischi da non sottovalutare.
In questo articolo analizziamo i rischi lavoro-collegati allo smart working. Anche il lavoro da casa, infatti, comporta una serie di rischi da non sottovalutare.
La pandemia ha reso lo smart-working una modalità di lavoro molto diffusa in Italia.
Ma cosa si intende per Smart-working ?
Con l’espressione “Smart-working” si intendono le prestazioni lavorative svolte da parte di uno o più dipendenti al di fuori della propria sede ordinaria di lavoro, secondo modalità e accordi stabiliti fra le parti.
Generalmente la modalità di lavoro smart prevede l’utilizzo da parte del lavoratore di strumenti tecnologici a supporto dell’attività lavorativa.
I datori di lavoro, oltre a fornire ai lavoratori le attrezzature e i dispositivi necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa, dovranno considerare anche tutti gli aspetti legati alla sicurezza e alla salute degli smart workers, come previsto dal D. Lgs. 81/08.
Il datore di lavoro dovrà, in collaborazione con il RSPP aziendale, procedere alla valutazione dei rischi, individuando idonee misure per la loro gestione e prevenzione.
Tale valutazione dovrà individuare i rischi “generali” e i rischi “specifici” connessi alla particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa, in ambienti diversi da quelli abituali di lavoro.
Nello svolgimento dell’attività lavorativa, in ambiente chiuso, gli smart workers potranno essere esposti a diverse tipologie di rischi.
Con questo articolo vogliamo presentarvi una breve rassegna dei rischi presenti nelle case dei lavoratori:
Partiamo dal rischio incendio. Le principali cause di incendio sono le seguenti:
In caso d’incendio, con presenza di fiamme e fumo in un locale (stanza e/o appartamento), il lavoratore dovrà allontanarsi dall’ambiente e chiamare immediatamente i Vigili del Fuoco al numero “115“; successivamente dovrà avvisare le altre persone presenti nell’ambiente (es. i coinquilini e/o il vicinato, se l’attività lavorativa viene svolta a casa propria).
Dopo aver dato l’allarme e abbandonato i luoghi interessati dall’incendio, avendo cura che anche le altre persone si siano allontanate, dovrà attendere l’arrivo dei soccorsi e segnalare ai soccorritori eventuali feriti o dispersi; dovrà dunque attenersi alle disposizioni impartite dai soccorritori, mantenendo la calma.
Passiamo ora al rischio legato al verificarsi di un terremoto. All’avvertimento della scossa sismica, il lavoratore dovrà immediatamente proteggersi, rifugiandosi sotto un tavolo robusto, oppure accostandosi alle pareti perimetrali della stanza o sotto l’architrave della porta. Dovrà aver cura di essere lontano da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffali di libri o altri oggetti, che potrebbero cadere durante la scossa.
Al termine della scossa, il lavoratore dovrà uscire all’esterno, muovendosi con prudenza, possibilmente lungo i muri.
Si ricorda che i numeri utili in caso di emergenza sono i seguenti:
“115” Vigili del Fuoco;
“112” Carabinieri;
“113” Polizia;
“118” Servizio Sanitario Nazionale
Un altro dei rischi presenti è il rischio elettrico. Gli impianti elettrici dei luoghi in cui viene svolta l’attività lavorativa devono essere realizzati “a regola d’arte” e correttamente manutenuti.
Il rischio elettrico può, comunque, essere possibile anche in presenza di un impianto a norma, come conseguenza di un errato utilizzo dello stesso.
Il lavoratore dovrà utilizzare le apparecchiature fornite dal Datore di lavoro in conformità con le istruzioni d’uso fornite dal costruttore.
È importante evitare il collegamento all’impianto elettrico di apparecchi con forte assorbimento e evitare il più possibile l’utilizzo di multi-prese e ciabatte.
La postazione di lavoro dovrà essere disposta in modo da evitare che i cavi e i collegamenti elettrici possano intralciare il passaggio e il normale transito delle persone, o possano essere sottoposti a danneggiamenti.
In caso di mancanza dell’energia elettrica occorre mantenere la calma; la maggior parte degli edifici, negli spazi comuni, è dotata di luci di emergenza ad attivazione automatica.
Se l’attività lavorativa viene svolta a casa propria e ci si trova in un’area buia, occorre spostarsi con prudenza verso l’uscita.
Se ci si trova in ascensore, si dovrà premere il pulsante di allarme per l’attivazione dei soccorsi ed attenersi alle disposizioni impartite dal personale addetto.
Non dobbiamo scordarci inoltre che nei luoghi di lavoro devono essere garantite adeguate condizioni di salute e di benessere relativamente al microclima e alla qualità dell’aria, sia ricorrendo a scambi naturali con l’ambiente esterno sia utilizzando appositi impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria.
Il lavoratore dovrà scegliere un luogo di lavoro che sia sufficientemente illuminato e areato naturalmente, che sia ben asciutto e difeso dall’umidità e in adeguate condizioni di igiene.
I lavoratori che si trovano a operare in postazioni o in ambienti che, a loro giudizio, non offrono adeguate condizioni in termini di temperatura, umidità o presenza di fastidiose correnti d’aria, devono ricercare opportune soluzioni e/o alternative.
In corrispondenza della postazione del lavoratore dovrà esserci un livello di illuminazione sufficiente per il tipo di attività da svolgere.
Se possibile, è necessario prevedere un’adeguata illuminazione naturale; è preferibile evitare la luce solare diretta perché può essere fonte di abbagliamento o di rilessi.
La luce artificiale presente nella stanza dovrà comunque essere tale da sopperire la totale assenza di luce naturale, in tutte quelle situazioni e orari in cui questa non è sufficiente.
I lavoratori dovranno integrare, se necessario, l’illuminazione del proprio posto di lavoro con lampade da tavolo.
Passiamo ora all’uso dei videoterminali, essenziali per lo smart-working.
I rischi connessi all’uso di strumenti informatici riguardano:
In caso di lavoro al computer si suggerisce di:
I lavoratori, nell’esecuzione delle loro attività, dovranno cooperare all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione previste dal Datore di lavoro, al fine di ridurre i rischi connessi all’esecuzione dell’attività lavorativa in ambienti diversi da quelli abituali.
Il lavoratore dovrà essere adeguatamente informato sui rischi lavorativi e dovrà scegliere una postazione di lavoro che sia adeguata all’attività da svolgere, in considerazione del fatto che tale postazione non potrà essere sorvegliata dal Datore di Lavoro. La postazione di lavoro dovrà rispettare i requisiti ergonomici e il lavoratore dovrà attuare comportamenti rispondenti ai criteri di sicurezza.
Inoltre, dovrà osservare le norme di sicurezza e assicurarsi dell’efficienza ed integrità dei dispositivi e delle attrezzature prima e durante l’uso.
Rimangono, inoltre, a carico del lavoratore gli obblighi previsti dall’art. 20 del D. Lgs. 81/08, ossia
“Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro”
Art.20 D. Lgs 81/08