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Come prevenire il Burnout negli insegnanti

Gli insegnanti sono une delle categorie più colpite dal “burnout”; come prevenire la sindrome in chi fa questo lavoro?

Gli insegnanti sono une delle categorie più colpite dal “burnout”, parola che letteralmente significa “bruciato”, “fuso” e definisce la sindrome da stress lavorativo cronico di colui che vive una condizione di esaurimento fisico ed emozionale, mostra un atteggiamento distaccato e apatico verso il lavoro e nei rapporti interpersonali e sperimenta una sensazione d’inefficacia professionale con conseguente riduzione della produttività.

Le conseguenze del burnout variano da forme più lievi (assenteismo, lieve somatizzazione, deterioramento della prestazione lavorativa) a manifestazioni gravi (sintomi psico-fisici importanti, richiesta di trasferimento, abbandono volontario del posto di lavoro).

Con l’obiettivo di prevenire tutto questo, l’Inail ha diffuso una scheda informativa che, tra le altre cose, fornisce consigli utili su una serie di iniziative che ogni docente può adottare per migliorare il proprio stato:

Acquisire consapevolezza di sé e delle proprie esigenze, prestando attenzione ai primi sintomi psicosomatici e attivandosi ad interpellare esperti.

  • Affrontare gli insuccessi lavorativi come momento transitorio e costruttivo, imparando a gestirli diversamente (es. corsi di formazione, letture specializzate, ecc).
  • Porsi obiettivi realistici, tenendo presente i limiti propri e dell’organizzazione, ed impegnarsi per raggiungerli (es. strutturare il tempo lavorativo in modo efficace e flessibile).
  • Creare una rete sociale e/o organizzare delle occasioni conviviali all’interno della scuola migliorando la comunicazione e le relazioni all’interno del contesto lavorativo.
  • Imparare strategie per gestire il carico emotivo (es. breve counselling) e individuare fonti di soddisfazioni e gratificazioni anche esterne al contesto lavorativo.
  • Formulare al dirigente proposte per ottimizzare alcuni aspetti critici a livello organizzativo, preferibilmente insieme ad altri colleghi che sperimentano le stesse difficoltà.
  • Valorizzare se stessi e le proprie potenzialità proponendosi per gestire particolari ambiti dell’organizzazione scolastica (formazione, rapporti con il territorio, progettualità specifiche).